Leggermente arretrato rispetto alla Basilica, ecco sorgere un insolito Battistero. Ha una forma quadrata, con la copertura a volta a crociera. Risale ai secoli XII- XIII, ha un unico portale, con ai lati due piccole monofore e al centro un oculo. Al colmo della facciata ecco spuntare la statua del Santo, San Giovanni Battista, colui che rappresenta il rito del Battesimo.

Alcune ricerche condotte nell’ambito dei restauri degli anni 1948-50 hanno dimostrato l’esistenza di un edificio precedente, altomedievale che, in linea con la tradizionale tipologia del battistero, aveva impianto esagonale e funzioni anche di chiesa.

E’ sobrio, regolare, robusto e compatto, con la sua grande vasca battesimale a pianta ottagonale che insiste probabilmente su quella originale, altomedievale; le otto facce presentano rilievi raffiguranti il Battesimo di Cristo e gli Apostoli. Realizzata in un unico blocco di pietra, l’opera è incompiuta e consente di cogliere le diverse fasi della lavorazione.

Un nucleo di affreschi ben conservati appartiene al Maestro della Tomba Fissiraga,  il cui vero nome è stato dimenticato. Affresco di punta del misterioso affrescatore è la “Crocifissione” dell’arco trionfale in cui molti hanno visto un’influenza del giottismo, influenza che si è trovata in altre opere d’arte lombarde. Ma si possono anche ammirare “Teoria di Apostoli e Santi”, “Madonna della Misericordia” e “Due Santi Vescovi”. Gli affreschi rimanenti costituiscono più nuclei, ma dai soggetti un pò banali, appartenenti alla tradizione locale.

Secondo una leggenda il battistero fu costruito per volere della regina longobarda Teodolinda (570 circa – 627).

E’ caro ai Varesini e visitabile. Sta lì, tra il Bernascone e la Basilica, con silenziosa fierezza, a creare un trittico di storia e fede molto piacevole.

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