San Martino è Patrono delle Guardie Svizzere pontificie, Vescovo di Tours e uno dei Santi più venerati in Occidente. È considerato anche il Patrono dei cavalieri e cavalli, dei sarti e dei mendicanti, dei poveri, degli alcolizzati e dei mariti traditi.
Una volta era consuetudine dire “fare San Martino”, ovvero traslocare, perché i contratti scadevano di regola il giorno di San Martino.
Nel suo giorno (l’11 novembre) inoltre, si beveva il vino di San Martino, cominciava l’anno giudiziario, dei parlamenti e delle scuole, si svolgevano le elezioni comunali, si rinnovavano i contratti e si pagavano le locazioni.

Contro la sua volontà, Martino fu eletto Vescovo a Tours, in Francia, nel 371 d.C. Andò poi a vivere in un eremo solitario fuori città. Durante questo periodo di ritiro spirituale raccolse intorno a sé molti seguaci e creò un monastero, Marmoutier, di cui divenne Abate. Qui impose a se stesso e ai suoi fedeli uno stile di vita di totale devozione, povertà e preghiera, dedicandosi a prigionieri, malati e (pare) anche resuscitando defunti.

La tradizione lo ricorda soprattutto per il suo nobile gesto nei confronti di un mendicante infreddolito durante un diluvio: il Santo tagliò con la spada il suo mantello rosso, donandone metà all’uomo bisognoso. Poco dopo incontrò un altro mendicante e gli regalò l’altra metà del mantello.
Subito il cielo si schiarì e l’aria si fece più tiepida: da qui, la famosa “Estate di San Martino”, un periodo autunnale in cui si hanno temperature più elevate rispetto alla media stagionale e bel tempo.
Dopo quell’evento, Martino sognò Gesù vestito con la metà del suo mantello e da lì arrivò la sua chiamata e si convertì al cristianesimo.
Morì l’8 novembre 397 d.C. a Candes-Saint-Martin. L’11 novembre, giorno del suo funerale, si commemora appunto il Santo.

Come tutti gli anni, nelle giornate del 10 e 11 novembre, si svolge a Varese la tradizionale Festa di San Martino, con il mercatino delle Associazioni e degli Artigiani, l’immancabile corteo storico a cavallo, l’animazione per bambini, musica e la risottata benefica.
Un momento di condivisione, ricordo della leggenda, rievocazione storica dell’episodio del mantello.
Non perdetevi dunque il San Martino in città!

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